giovedì 28 dicembre 2017

Esposto sui Derivati del Comune di Torino




Segretario Nazionale - Francesco Della Rovere - 
c.so Regina Margherita 158 - 10153 Torino.
Tel.340 33 100 80


                                                                                                                                 Procura Della Repubblica
                                                                                                                     Presso Tribunale
                                                                                                  Corso Vitt. Emanuele II, 130
                                                                                                                       10138  Torino.

(Raccomandata R.R.  15060200413-9
inviata in data 27.12.2017 da Torino
posta centrale)



In qualità di Segretario Nazionale di Libertà & Progresso, presento il seguente ESPOSTO, unitamente agli altri firmatari, dei quali si allegano fotocopie delle relative carte d’identità, sulle stesse fotocopie  è apposta la dizione “conformi all’originale” con firma dell’interessato.

1°) Il Comune di Torino ha in essere 21 contratti di strumenti derivati, si allega elenco (doc.1). In detto elenco compare fra le altre banche l’UniCredit, banca che da tempo svolge la funzione di Tesoriere del Comune.
La prima domanda che ci poniamo: Può la banca Tesoriere del Comune, vendere allo stesso Comune dei derivati?
La seconda domanda che ci poniamo: Coloro che hanno sottoscritto i contratti per conto del Comune di Torino, al momento della firma erano definibili: operatori qualificati?
La terza domanda che ci poniamo: Gli strumenti finanziari derivati, sono investimenti compatibili con la diligenza del buon padre di famiglia, considerando che i soldi gestiti dal Comune sono soldi pubblici?

2°) L’attuale Sindaco di Torino, in suo volantino del 22.2.2011 (doc.2)  scriveva fra l’altro : ”…il debito residuo del Comune di Torino...era pari a circa 3,2 miliardi di euro…che su questi 3,2 miliardi di euro vi sono ben 947 mln di nozionale composti da 25 contratti swap…che corrispondono a quasi il 30% del debito…un fardello che Palazzo Civico e noi cittadini ci trascineremo dietro per molto tempo, dato che i primi derivati scadranno nel 2016 mentre altri arriveranno addirittura al 2037…I  947 mln presentano una perdita potenziale di ben 125,1 milioni di euro, che rappresenta il 13,2% circa dell’ammontare di debito gravato del contratto di derivato.

3°) In data 26 gennaio 2017, il dott. Guarino Savino Giacomo presentava un’Istanza al Sindaco (doc.3), in tema di derivati. In detta Istanza chiedeva fra l’altro “Il Comune, intende seguire l’esempio di altri Comuni ed uscire da tali contratti?”. Nella risposta del Comune di Torino (doc.4) si legge fra l’altro “ L’art.62 del D.L. 25\6\2008,n.112  ha sancito definitivamente il diviero per gli Enti locali,… di stipulare o rinegoziare contratti relativi agli strumenti finanziari derivati..”.
Uscire dai derivati è ipotesi diversa dallo stipulare \ rinegoziare, non si comprende pertanto il richiamo alla normativa in questione.

4) In data 3.3.2017, il dott. Savino Giacomo Guarino e la sig.ra Gavaldo Renata, presentavano sempre in tema di derivati, una Petizione al Sindaco (doc.5). Nella risposta  del Comune (doc.6) non si parla minimente sull’eventuale uscita dai derivati, ma fra l’altro si richiama   L’art.62 del D.L. 25\6\2008,n.112.

5) E’ interessante richiamare la risposta all’ INTERPELLANZA 2016-05595 "QUAL È LA SITUAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI SOTTOSCRITTI DAL COMUNE cDI TORINO"  PRESENTATA  DAL  CONSIGLIERE ROSSO IN DATA 29 NOVEMBRE 2016. Detta risposta è in rete pertanto facilmente consultabile. Nella risposta del Comune si dice fra l’altro: “Sono 21 contratti derivati per un valore, a oggi, di 693.067.374,70 Euro”.
Nel volantino della Sindaca (doc.2) il valore dei derivati era di 947 mln, decisamente superiore ai 693.067.874,70 euro.

6) Nella Relazione dell’Organo di Revisione al Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 del 31 maggio 2017 -  pag.34, si legge fra l’altro  “Si rileva che i flussi negativi dei 21 derivati continuano ad essere nettamente superiori a quelli positivi, come già accaduto nei precedenti esercizi, e che il valore complessivo di estinzione anticipata è peggiorato rispetto all’anno 2015.
                                                                                  
7) La CORTE DEI CONTI in SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE – adunanza 6 giugno 2017, pag.18: “…la situazione finanziaria dell’Ente fin qui rilevata appare ulteriormente aggravata dalla presenza degli strumenti finanziari derivati in essere.  Si tratta di 21 contratti che  presentano per lo più previsioni fortemente negative s sui saldi ( a fronte di un totale di flussi positivi pari a circa 4 milioni di euro, il totale di flussi  negativi è pari a 17,5 milioni di euro) ed un valore complessivo di estinzione alla datadel 31.12.2015, pari  a meno 160.758.591,00,  a fronte del quale non è mai stato costituito un fondo di accantonamento.

8) Come Cittadini, siamo estremamente preoccupati, in quanto è in gioco del denaro pubblico. Non comprendiamo perché nonostante una pesante situazione debitoria e nonostante la rischiosità di questi 21 contratti, il Comune non intenda uscirne. La domanda che ci poniamo: Cosa resterà del valore di questi derivati nel 2037? Per comprendere a fondo

TUTTO  CIO’ PREMESSO CHIEDIAMO ALLA PDR:

Di voler accertare la fondatezza e la veridicità dei fatti esposti e di valutare se, alla luce dei medesimi possano configurarsi eventuali ipotesi di reato a carico: del Sindaco, della Giunta, di coloro che in nome del Comune hanno sottoscritto i contratti di strumenti finanziari derivati. In caso affermativo, chiediamo che si proceda a sensi e termini di legge alla punizione del colpevole\i.
Cortesemente chiediamo di essere informati, in caso di Archiviazione del presente Esposto.
I firmatari  del presente Esposto eleggono domicilio, presso il Segretario Nazionale di Libertà & Progresso.


Torino, ____________________________________

In fede   




………………………………………………………………………………………………………………………………………………………                                                                                               








Allegati:
Doc.1:  Elenco contratti derivati.
Doc.2:  Volantino di Chiara Appendino.
Doc.3:  Istanza al Sindaco - presentata da Savino Giacomo Guarino.
Doc.4:  Riscontro ad Istanza - presentata da Savino Giacomo Guarino.
Doc.5:  Petizione al Sindaco – presentata da Gavaldo  Renata e Savino Giacomo Guarino.
Doc.6:   Risposta alla Petizione presentata  da  Gavaldo  Renata e Savino Giacomo Guarino
N° 13   fotocopie carte di identità dei firmatari del presente Esposto



domenica 24 dicembre 2017

I miei auguri di Buon Natale vanno a quanti soffrono per cattiva politica...affinché possano finalmente sorridere. A quanti sono indecisi sul cosa regalare e non sanno che a volte basterebbe un semplice saluto.  Alle donne che hanno subito e subiscono violenze da uomini indegni di essere definiti tali. A quanti non mi faranno gli auguri perché non condividono le mie idee politiche! A quanti non aspettano soltanto il Natale per dimostrarsi migliori. E per finire anche a quanti sono fuori da queste mie liste, soprattutto i bambini...perché è la loro festa!
(Francesco Della Rovere)

domenica 17 dicembre 2017

Socialisminformatico: Prima sentenza sui derivati a favore del Comune di Rimini

Contratti derivati

22 ottobre 2010
Il Tribunale di Rimini dichiara la nullità dei contratti stipulati dal Comune
Primo precedente giudiziario favorevole ad un Ente locale in tale tipologia di contenzioso.
La sentenza n° 1523/2010, emessa in data 12/10/2010 dal Tribunale di Rimini all’esito della causa avviata nel Novembre del 2008 dal Comune di Rimini contro Unicredit S.p.A. ed Unicredit Corporate Banking S.p.A. ed avente ad oggetto i contratti derivati stipulati dal Comune, accoglie le domande avanzate dall’Ente, dichiarando la nullità dei contratti.
Il provvedimento giudiziario, emesso dal Tribunale in composizione collegiale (Presidente del Collegio Dott.ssa Carla Fazzini, Giudice Relatore della causa Dott. Francesco Cortesi e Giudice Dott. Andrea Lama), rappresenta, avuto riguardo alla giurisprudenza sinora edita, il primo precedente giudiziario favorevole ad un Ente locale in tale tipologia di contenzioso.
La difesa del Comune di Rimini è stata affidata all’Avv. Luca Zamagni (Studio Legale Cedrini Urbinati Zamagni, partner di Axiis, network legale specializzato nel contenzioso in materia di intermediazione finanziaria, che nell’anno 2009 aveva peraltro già ottenuto la prima ordinanza ammissiva di Accertamento Tecnico Preventivo ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c. nell’interesse di altro Comune nell’ambito di analoga vertenza), affiancato dall’Avv. Wilma Marina Bernardi dell’Avvocatura civica comunale, con la preziosa collaborazione degli Avv.ti Giovanni Cedrini, Matteo Urbinati e Federico Gambini (anch’essi dello Studio Legale Cedrini Urbinati Zamagni – Axiis) e la consulenza tecnica del Prof. Massimiliano Zanigni dell’Università di Bologna e della società di consulenza finanziaria indipendente Consultique SIM S.p.A.
La vicenda giudiziaria trae origine dalla stipulazione da parte del Comune di Rimini, tra l’anno 2001 e l’anno 2003, di tre contratti derivati, e precisamente di tre interest rate swap. Il ricorso alla finanza derivata – avvenuto con una certa frequenza da parte di diversi Enti territoriali italiani, come del resto attestano le recenti cronache giudiziarie – ha riguardato anche il Comune di Rimini, il quale tramite i contratti derivati ha inteso perseguire, in armonia con le prescrizioni di legge introdotte nel nostro ordinamento sin dal 2001, finalità di ammortamento del debito (ed in particolare del debito contratto in riferimento a mutui bancari stipulati dall’Ente).
Ben consapevole della complessità della materia, prima di stipulare i contratti derivati, il Comune di Rimini ha a suo tempo bandito una gara per l’individuazione di un advisor a cui affidare il compito di supportare l’Ente nella definizione delle strategie di ristrutturazione dell’indebitamento del Comune. All’esito delle procedure di gara l’istituto UBM (Unicredit Banca Mobiliare, oggi Unicredit S.p.A.) è risultato affidatario dell’incarico di advisor e, per effetto dell’attività di consulenza svolta a favore del Comune, ha consigliato a quest’ultimo la stipulazione, a più riprese, di tre contratti derivati (a diversa scadenza: 2007, 2011 e 2015, alcuni dei quali peraltro rinegoziati in costanza di rapporto contrattuale), dapprima con il Credito Italiano e quindi con Unicredit Banca d’Impresa (oggi Unicredit Corporate Banking S.p.A.).
Il “portafoglio derivati” del Comune di Rimini, lungi dal produrre gli auspicati effetti positivi sull’indebitamento dell’Ente, ha quindi fatto registrare flussi differenziali complessivamente negativi a sfavore dell’Ente.
Più precisamente, il saldo al secondo semestre 2009 ammonta ad Euro 651.632,43 a sfavore del Comune di Rimini, a cui vanno virtualmente aggiunti Euro 347.555,85 (importo riferito ai differenziali del secondo semestre 2009 e del primo semestre 2010, il cui pagamento era stato sospeso per intervenuto accordo tra le parti contrattuali).
Agli importi di cui sopra devono altresì essere aggiunti i valori dei cosiddetti mark to market dei due contratti ancora in essere, ossia i relativi valori di mercato – rappresentanti una stima, in base ai parametri contrattuali, della posizione finanziaria dell’Ente in un preciso momento e non un debito attuale a carico del Comune – dei due contratti residui (uno è terminato il 31/12/2007), stimati, in base all’ultima rilevazione pervenuta al Comune dalla banca, in Euro 453.817,00 (a sfavore dell’Ente) per il contratto con scadenza 31/12/2011 ed in Euro 51.295,01 (sempre a sfavore dell’Ente) per il contratto con scadenza 31/12/2015.
Il tutto per un totale virtuale, alla data di pubblicazione della sentenza, di Euro 1.504.300,29 (Euro 651.632,43 pari al saldo dei differenziali effettivamente scambiati + Euro 347.555,85 pari al valore dei differenziali sospesi + Euro 505.112,01 pari al valore virtuale dei mark to market dei due contratti ancora in essere in base all’ultima rilevazione fornita al Comune dalla banca).
Il Tribunale è pervenuto ad una pronuncia di accoglimento delle domande del Comune di Rimini in base ad un duplice ordine di motivazioni:
1. ravvisando la nullità dei contratti derivati come effetto della presupposta nullità del contratto quadro di negoziazione (ossia di un contratto-base la cui sottoscrizione in forma scritta è imposta dalla Legge ancor prima della sottoscrizione dei singoli contratti derivati), stante l’omessa sottoscrizione del medesimo contratto da parte della banca;
2. ravvisando altresì la nullità dei contratti derivati quale effetto della avvenuta stipulazione del suddetto contratto quadro di negoziazione “fuori sede” (ossia fuori dai locali commerciali della banca, nel nostro caso presso la sede del Comune). In tali casi la Legge prevede che il contraente sia informato per iscritto della possibilità di recedere entro sette giorni dal contratto sottoscritto fuori sede e che l’omissione di tale avviso – ravvisabile nel caso di specie – sia causa di nullità del contratto. Sul punto la sentenza effettua una importante precisazione: le prescrizioni sulla negoziazione “fuori sede” trovano applicazione per gli investitori che non siano definibili “operatori qualificati” ai sensi della normativa di settore, con conseguente necessità di verificare se il Comune di Rimini possa o debba qualificarsi come tale. Ebbene, il Tribunale esclude espressamente che l’Ente possa definirsi “operatore qualificato” valorizzando le peculiarità di una dichiarazione scritta a suo tempo resa dal Direttore delle Risorse Finanziarie dell’Ente nella quale era fatto espresso e circostanziato riferimento all’attività di consulenza di Unicredit.
Per effetto della nullità dei contratti la sentenza statuisce l’obbligo delle banche a restituire al Comune il saldo negativo dei differenziali, pari ad Euro 651.632,43, maggiorato degli interessi legali, calcolati dal 30/06/2009.
(Fonte: sito istituzionale del Comune di Rimini)

Guarino - l'alfiere solidale: Il Comune di Recanati usciva dai #DERIVATI - l'alf...

venerdì 1 dicembre 2017

# Video Shock: Veltroni parla degli "Illuminati" alla Rai, l'Entità" che governa la finanza mondiale

# A proposito di "Derivati" torinesi - Libertà Progresso







    L'interessantissimo post dell’attuale Sindaca Chiara Appendino, sui derivati, merita proprio di essere letto. Lo ha pubblicato il 22 febbraio 2011 su http://beppegrillo.it col titolo "Qualche numero sui Derivati torinesi".
    Ne leggiamo alcuni passaggi:
"Al 31/12/2009 il debito residuo del comune di Torino, calcolato esclusivo sulle voci di debito di  finanziamento, quindi quelle forme di prestito erogate da terzi e sui quali generalmente vengono pagati interessi passivi, era pari a circa 3,2 miliardi di euro”. "Un fardello che Palazzo Civico e noi cittadini ci trascineremo dietro per molto tempo,  dato che i primi Derivati scadranno nel 2016 mentre altri arriveranno fino al 2037”.

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    Sulla base di quanto scritto a suo tempo dalla Sindaca Appendino, come cittadini contribuenti ridotti all'osso ci chiediamo: "Perché il Comune di Torino, non segue l’esempio di tanti altri Comuni quali Rimini, Cattolica, Recanati ecc. che sono usciti brillantemente da un gioco al massacro che, a conti fatti, risulta essere peggio di una roulette russa?
    Nel contesto, il caso riguardante il Comune di Acqui Terme vale come pietra miliare...dove dei coraggiosi Cittadini sono riusciti a portare alcune banche davanti ai giudici...uscendone poi vittoriosi.
    Le strade per rimediare ci sono: le hanno indicate la Corte Dei Conti e la Corte di Cassazione.
    Uscire dai derivati si può e si deve. Con la montagna di soldi pubblici che il Comune di Torino andrebbe a recuperare quanti interventi, in più, potrebbero esserci a sostegno del Sociale? E quante imposte comunali potrebbero essere diminuite al cittadino pagatore?

           F.sco Della Rovere                                                    Savino Guarino Giacomo
     Il Segretario Nazione di L & P                           Coord. gruppo Contabilità Pubblica
https://libertaeprogresso.blogspot.it      https://lalfiere.blogspot.it                                                               



(Ciclostilato  in proprio -corso Regina Margherita n° 158 - TO - 1°dicembre 2017)