mercoledì 4 luglio 2018

"Ovunque venga rinvenuta"


"Ovunque venga rinvenuta"
La giustizia comunista...quella che vorrebbe il 90% degli italiani tutti allineati nella povertà. piuttosto che nella ricchezza, ha messo in moto le ruspe per spinare un Matteo Salvini non colpevole per le malefatte di Bossi.
La Cassazione, nell'accogliere il ricorso del Pubblico Ministero di Genova contro l'attuale leader della Lega dichiara: "Ovunque venga rinvenuta" qualsivoglia somma riguardante questa organizzazione politica, dev'essere sequestrata fino al raggiungimento di 49 milioni di euro: l'esatto ammontare della truffa allo Stato per la quale si conta già una condanna di primo grado contro l'ex Segretario Umberto Bossi.
Le cose che a mio avviso stridono, in tutta questa vicenda dal tipico sapore italiano, sono diverse. Eccone solo alcune:
Per la detta truffa Umberto Bossi (fondatore della Lega-Nord celodurista) ha subito una condanna a due anni e sei mesi di eclusione, Francesco Belsito (ex tesoriere) a quattro anni e dieci mesi. Mentre ai tre revisori dei conti Stefano Aldovisi (un anno e nove mesi), Antonio Turci e Diego Sanavio (due anni e otto mesi ciascuno). Nessuna condanna, invece, per Matteo Salvini...evidentemente estraneo ai fatti.
Poiché un partito politico non potrà mai essere considerato un'azienda con l'obbligo, per i nuovi titolari, di pagare i debiti pregressi, malgrado gli sforzi non riesco capire perché, una gestione diversa...con una dicitura diversa...con un'amministrazione diversa e senza soldi in cassa perché i milioni truffati li avevano fatti sparire prima, dovrebbe accollarsi il debito e pagarne le conseguenze morali? Tenuto conto a buon diritto, che se un sottoscrittore, oggi, facesse una regolare donazione alla Lega-Salvini, a nessuno dovrebbe essere data la facoltà di sequestrarla..."ermellini" compresi. Ancor peggio considerando che nel processo in questione, la maggiore condanna è stata quella a cinque anni di reclusione, inflitta per riciclaggio a Paolo Scala e Stefano Bonet: due imprenditori sospettati di aver nascosto il bottino tra la Tanzania e Cipro.
Che io sappia, nessun altro partito o movimento politico ha finora subito questo tipo di prassi...e sì che nella storia della nostra Repubblica non si può certamente dire che siano mancati ladri e farabutti!
Ho appena raccontato l'ennesimo scandalo...nel Paese degli scandali per eccellenza. Tanto che se fossero merce vendibile l'Italia annullerebe in un sol colpo il gigantesco debito pubblico prodotto da tutti i Governi in carica fino al 5 marzo scorso. Su quello attuale, composto da due facce pulite scoperte in politica non si sa come, si spera che li lascino lavorare senza troppi bastoni tra le ruote. Diversamente meglio sarebbe affondare tutti, e non essere obbligati a vivere in un lerciume di Stato che resterà tale fino a quando ai ladri politici non si sequestreranno i beni come ai mafiosi...considerato che stanno alla pari (fdr)


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