sabato 20 aprile 2019

Craxi: Una rabbia che monta al pensiero...

Bettino Craxi: una rabbia che monta al pensiero...

Mi fa una grande rabbia pensare che quasi tutti quelli che tirarono a Bettino Craxi le monetine, dopo la caduta della Prima Repubblica si sono dati...riuscendoci purtroppo con un gran da fare, ad occuparne in Parlamento le poltrone lasciate vuote dal Partito Socialista.
Io non sorrisi allora e non lo faccio adesso per l'enorme danno fatto da quei politici in erba, diventati poi, grazie a quelle monetine, i politicanti di oggi: Ignoranti e con la puzza al naso nel governarci. Capaci di usare la nozionistica e l'inganno ma non la saggezza.
A volte penso che mi sarebbe piaciuto poterle raccoglier...quelle monetine! Se ne avessi avuto l'opportunità, oggi potrei tirarle su quelle loro teste di cazzo...mi scuso della volgarità ma quando ci vuole ci vuole.
Altre volte invece, nella piena facoltà d'intendere e di volere, dopo accuratissimi studi fatti sulla storia di noi italiani...in gran parte all'occorrenza volta-gabbana per interessi personali, mi firmo da super convinto socialista elevato all'ennesima potenza.
Poi con la nostalgia vado a quel il Bettino Craxi di Sigonella e dell'ultimo suo discorso fatto in Parlamento...quasi ad imitare un famoso discorso fatto da Mussolini nella stessa sede dopo il caso Matteotti. Senza però però mai pensare all'assassinio del Duce ed al vilipendio del suo cadavere...perché da me ritenuta una nostra indimenticabile vergogna.(fdr)

giovedì 18 aprile 2019

Macerata 3 febbraio 2018


Macerata 3 febbraio 2018

Rileggendo per pura coincidenza una vecchia pagina di Repubblica firmata da Ezio Mauro, sulla sparatoria di Macerata del 3 febbraio 2018, mi chiedo se ancora esiste nelle chiose dei giornalisti di sinistra un barlume di etica. Mi riferisco all'articolo "La Sinistra dimentica la sua Storia". In esso l'opinionista invita, a leggere l'attuale sottovalutazione di un fascismo che ha facile presa nell'ignoranza della storia a rivendicare gli alti valori di un'accoglienza responsabile, a separare la politica dal razzismo, a ripudiare senza equivoci la violenza. Il tutto per cavalcare a piacimento la sparatoria di Luca Traini a Macerata.
Nel descrivere l'accaduto...senza ombre di dubbio esecrabile sotto ogni punto di vista, e per tale resta pure essendo un convinto assertore di una più attenta rilettura del ventennio fascista, il chiosatore cerca responsabilità morali in tutte le formazioni politiche contrarie alle sue vedute di sinistroide deluso. Per maggior chiarezza riporto qui di seguito un suo passaggio imbevuto di politica stantia, sul pistolero maceratese: "Un fascioleghista che interpreta follemente la seminazione razzista e xenofoba di questi anni, decidendo di far giustizia per tutti sparando sui neri".
Ritenendo l'articolo non del tutto appropriato sotto il profilo politico, la domanda da farsi sarebbe: "Chi ha dato a questo giornalista di regime, sicuramente strapagato e lontano anni luce dai mille problemi che assillano la gente dal ceto medio in giù, il diritto di fare di tutta l'erba in fascio?". Persino io...che non sono di Destra né di Sinistra e né di Centro ma promotore di un socialismo ad alta definizione, mi sento accusato dalle sue parole! Lo sono perché non condivo alcune idee imperanti negli eredi del Comunismo. Tipo quella di Laura Boldrini, secondo la quale siamo l'obbligo di dare ospitalità a tutti gli affamati del mondo. Un'idea strampalata! Non fosse altro perché quando si tirano in ballo gli affamati del mondo bisogna parlare di miliardi, e sul numero destinato alla nostra accoglienza i deputati di sinistra con l'aureola da santi non fanno parola..
Tornando ai fatti di Macerata, con l'arroganza di chi si crede unto dal Signore, Ezio Mauro per attaccare tutto il Centro-Destra tira in ballo Berlusconi: "Pretenda da se stesso, da Salvini e Meloni, nei confronti dello sparatore con la bandiera, una condanna con gli stessi toni che usano ogni giorno nei confronti degli immigrati".
Ed è qui che io noto un'assoluta malafede. E' qui che mi chiedo come mai, l'articolista non si è degnato di fare almeno un piccolo cenno sulla ragazzina violentata, squartata e fatta a pezzi: inzuppati poi nella conecrina per cancellare tutte le traccie delle violenze sessuali subite. O forse uno scempio simile per i Dem è roba da chierichetti e non può divenire causa scatenante la furia di un fuori di testa? (fdr)

mercoledì 17 aprile 2019

Da una vecchia querelle tra Claudio Bragaglia ed io



Da una vecchia querelle tra il sig. X ed io
(postata su Facebook 17 aprile 2019)

Francesco della Rovere:
E' davvero difficile capire perché - escludendo i politici di prima nomina che stanno dimostrando nei fatti il rispetto delle volontà popolari - gli adepti di un PD che ha perso il suo 100% di appartenenza alla sinistra storica con la soppressione della Scala Mobile, prima, e col la cancellazione dell'Art.18 dello Statuto dei Lavoratori, poi, continua a rigurgitare veleno per una sconfitta che veniva data per certa anche da chi avrebbe volentieri fatto a meno della sua ultima politica. Per chi ancora non lo sapesse l'internazionalità dell'URSS è finita nel 1989 con la caduta del Muro di Berlino...che non significa la perdita d'identità dei Popoli. Ma più semplicemente: "Apertura programmata verso qualsiasi progetto in grado di evolverli". E non di attentare alle loro diverse culture: queste sì Patrimonio dell'Umanità! Il PD ha perso credibilità e quindi consensi elettorali, perché non si è accorto che stava svendendo il Paese a chiunque avesse dimostrato la volontà di appropriarsene. E non raccontiamoci la barzelletta dei morti di fame perché questa va combattuta sul posto senza rubare gli uomini le proprie radici!

Il signor X:
Quando sento parlare di "Identità dei Popoli" mi corre un brivido lungo la schiena. Ognuno ha le proprie fisime, io ho le mie e me le tengo. E di certo non mi permetto il lusso, come Lei, sig. Della Rovere, di andare a psicanalizzare il prossimo.

Francesco della Rovere:
Sa perché quando sente parlare d'Identità dei Popoli io scrivo con le maiuscole? Perché meritano tutto il mio rispetto! Mentre a Lei corrono dei brividi lungo la schiena, egregio signor X, perché non ha girato il Mondo! Se lo avesse fatto avrebbe capito che i Popoli sono come una grande famiglia all'interno delle loro casa...e guai se arriva l'ospite e ne scopa le mogli! Io mi sono trovato tantissimi anni fa in un paese d'Africa, e per aver criticato la mancanza d'igiene nella conservazione dei cibi sono stato trattenuto in una caserma due giorni. Se lo immagina cosa mi sarebbe successo se avessi incendiato un cassonetto dell'immondizia...oppure urinato in pieno giorno contro un albero, o rubato le ruote di una bicicletta...perché bloccata con la catena da qualche parte e quindi difficile da portare via intera?

Claudio Bragaglia:
Si sbaglia, sig. della Rovere. Pensi che una volta sono andato in vacanza a Mentone.

Francesco della Rovere:
Rispondo con ritardo a questa sua appendice...da me peraltro letta oggi, dicendole che se il suo essere andato in vacanza a Mentone vorrebbe avere qualche ironico legame con la radice linguistica "mentire" da parte mia, su alcune delle mie specifiche la cosa non mi fa sorridere!                        Circa il mio pensiero sui Popoli le dedico questa mia poesia:

Titolo: "Per una volta tanto"
Sorretto da una mamma in avaria
il bambino più povero del mondo
mi venne incontro con un bel sorriso,
fiore senza rugiada (morto-vivo)
mostrava i segni di una fame nera:
ventre a pallone e senza carne il viso.

Non mi chiese un modello di trenino
o la bambola che fa tutto da se!
si limitò a guardare nei miei occhi
sperando di trovare compassione.
La madre intanto si levò i vestiti
senza quel fare tipico di chi
certe cose le offre per mestiere.
Appena pronta per il sacrificio
mi guardò pure lei e infine disse:
– Bianco…prendi di me quello che vuoi
ma per favore dà qualcosa a lui.

Per una volta tanto feci l'uomo:
diedi a quel bimbo tutto ciò che avevo
tenendomi soltanto la vergogna.
(fdr)

domenica 14 aprile 2019

Anche tu puoi migliorare il mondo!


Anche tu puoi migliorare il mondo!
(dedicato al curioso che mi sta leggendo)

Partendo dal famoso detto "L'Isola che non c'è" – e che a mio avviso può esserci anche con una certa facilità – dopo la caduta del Muro di Berlino, presagendo la fine di tutti i partiti politici tradizionali...e fulminato da una idea bellicosa nei confronti delle politiche castranti messe in atto nel nostro Paese dagli arraffoni, agli inizi del 1990 fondai Libertà & Progresso. Un movimento politico piuttosto duro da digerire per quanti erano abituati ad arricchirsi: rubando a piene mani denaro pubblico in tutte le diverse casse ministeriali dello Stato...sempre piene grazie alle pesantissime tasse imposte ai cittadini scarsamente tutelati. Un'idea – quella che misi come cardine portante a L&P – imbevuta di un Socialismo ad alta definizione. Anzi: un qualcosa da me ritenuto istintivamente possibile come "Politica del III° Millennio" proprio per il fatto di essere un sognatore ad occhi aperti. Abituato a credere che agli uomini tutto è possibile: partendo dal presupposto che volere e potere sono un tutt'uno.
Oggi, quel sogno da me pubblicizzato con manifesti e volantini, e poi anche su Internet come la necessaria politica per un futuro di pace – e non come volevano alcuni: "fonte inesauribile di pensate all'insegna dell'utopia" – è quasi sparito del tutto. Ma sono felice lo stesso! Lo sono perché molte delle sue rivoluzionarie idee... rubate senza un ringraziamento da chi viaggiava su Internet con milioni da spendere, hanno camminato e continuano a farlo con le proprie gambe! Questo perché le idee vincenti sono inarrestabili. Ed anche per le grandi capacità intellettive dell'uomo...destinato prima o poi a vivere in pace con se stesso e con gli altri.
Prima di concludere voglio dirti che alle organizzazioni politiche, fatte di costosi uffici ed impolverate scartoffie, per promuovere questo Movimento preferivo la libera piazza per la sua facile accessibilità. I suoi principi mirati a migliorare la qualità della vita in ogni angolo del pianeta, fecero il resto via Internet...ma con scarsissimi risultati per i ripetuti intralci alla mia politica con moltissimi doppioni a livello di sigla...se digitate Libertà & Progresso su Google troverete (con lo stesso nome) diverse organizzazioni politiche e culturali. Una lista "Libertà & Progresso" anni fa vinse addirittura le elezioni a Casalbore (in Campania)
Perciò, se ti appassiona l'idea che l'Italia debba essere salvata anche da noi...che al momento non contiamo niente, leggi quanto ancora – da sognatore incallito – vado scrivendo: non fosse altro che per pura curiosità. Ma fai in modo che i tuoi commenti siano utili a migliorare il modo di gestire il Paese, con proposte di qualità dettate dal buon senso.
Per la tua conoscenza ribadisco che le idee…se ottime, fanno il giro del mondo con le proprie gambe. E quindi a me poco importa se alcune me le hanno rubate ed oggi le blatera nel suo megafono senza neanche un ringraziamento. A me però questo poco importa. Vorrei solo però che venissero promosse nella giusta direzione: cosa che al momento non mi soddisfa.
Le prove provate di ciò che sostengo, se riesci a trovarle, sono nel programma politico di una forza politica oggi di moda: grazie agli Arsenio Lupin del Web che hanno messo le gambe alle mie idee. Scoprile da solo e portale avanti perché anche tu...come tutti, hai il dovere di migliorare il mondo! Questo è il consiglio di un fuori di testa...così ritenuto poco meno di trent'anni fa. (fdr)


venerdì 5 aprile 2019

Asini volanti


Asini volanti
Quando da piccolo mi dissero che gli asini volavano, istintivamente alzai gli occhi al cielo nella speranza di vederne volare almeno uno. Ma la mia ingenuità, essendo nato precoce, in in tutto, mi durò giusto il tempo di dormirci sopra una notte. Tant'è che a cominciare dal mattino seguente smisi di guardare in alto e regolai lo sguardo a misura d'uomo.
Con questo nuovo impegno...ovviamente senza la necessaria maturità mentale in quanto l'essere precoce non significa affatto essere un genio, cominciai a pensare che il Padreterno per farmi un favore si era dato come compito quello di eliminare i bugiardi. Invece no perché in età adulta c'è ancora chi di tanto in tanto mi sussurra che gli asini volano. E qui...quando questo accade, io rispondo: "Lo so! E so anche che a volte ragliano e fingono di nitrire!". (fdr)

mercoledì 3 aprile 2019

Che fine avrà fatto la signora del 15/11/2014?


Avrà avuto all'incirca sessant'anni
(15/11/ 2014)
Era di piacevole aspetto e disponeva di una classe innata. I suoi vestiti raccontavano di una vita vissuta...non so fino a quando, in un più che dignitoso decoro. Le mani, mentre rovistava tra gli scarti del mercato ortofrutticolo di Porta Palazzo, a Torino, erano ben curate. Il portamento altero, ma in quella circostanza tenuto volutamente sotto tono. Cioè nascosto.
Dopo averla osservata, per me fu istintivo mettere le mani in tasca e tirar fuori una banconota da cinque euro. Mi avvicinai...cercando con tutta la mia persona di coprirla da sguardi indiscreti: come se una foza interna che mi obbligasse a proteggerla. Poi senza guardarla negli occhi per non imbarazzarla più di tanto le chiesi:
Signora...si offende se non potendo dare di più le offro cinque euro?
Mi penetrò l'anima guardandomi muta negli occhi...per alcuni secondi che a me parvero una eternità, prima di posare i suoi occhi inumiditi da un pianto a malapena represso sulla banconota. Poi aprì la borsetta di gran marca che teneva a tracolla. Tirò fuori un fazzoletto candido come la neve. Si diede una ripulita alla mano sporcatasi. leggermente nel cercare del cibo recuperabile tra rifiuti, e con innata delicatezza prese quanto le stavo offrendo. Accompagnandolo con parole che mi spaccarono il cuore:
Non sono proprio in condizioni tali...da potermi permettere di rifiutare una simile offerta! Grazie, Signore.
Si allontanò senza voltarsi...ma non umiliata per quella mia intromissione nel suo stato di povertà. Probabilmente era incazzata perchè non riusciva ad avere – al contrario del sottoscritto – una ovvia propensione per le forche e le ghigliottine da presentare come paga ai tantissimi Governi che l'avevano ridotta in quello stato.
Da quel giorno ogni tanto rivado col pensiero a quel casuale incontro, e finisco sempre col chiedermi "Che fine avrà fatto quella vittima dei malgoverni?" (fdr)