# Statuto e Programma Politico Ridotto


STATUTO

IL  MOVIMENTO  E  LE  REGOLE 

Art. 1   Libertà & Progresso
   A garanzie delle spinte innovative che lo rendono soggetto politico assai diverso da quelli finora visti, L & P organizza persone che vedono nella Libertà un valore in cui agire a piacimento (sempre facendo salvi gli altrui diritti), e nel Progresso l’inarrestabile evoluzione del genere umano (purché non costituisca pericolo per esseri viventi e cose).

Art. 2  Il Simbolo
   Chiuso in un cerchio nero con fondo bianco, il simbolo del Movimento è composto da due gabbiani
in volo (raffiguranti la Libertà) e da una mezza ruota dentata (rappresentante il Progresso); più piccolo e concentrico a quest’ultima (per armonizzarne l’impatto visivo) vi è un cerchio mezzo bianco e mezzo grigio (con la prima parte che fuoriesce dal basso); nel centro (sovrastanti ed inclinate a destra) una L ed una P (obliquamente viste) colorate in bianco-rosso-verde; sul fondo del cerchio la dicitura  Libertà & Progresso (con la & commerciale è voluta per dare peso e contrappeso all’esatto significato dei due vocaboli: quel tanto che basti a limitare la libertà quando porta all’ abuso, e quel tanto che basti a contenere il progresso quando diventa controproducente; un semicerchio verde (in alto) fa da cielo.
   Oltre al colore grigio della mezza ruota dentata, tutto il resto e di colore nero.

 Art. 3  Gli  Scopi  Sociali
   Deciso a far prevalere la giustizia sociale, il Movimento lotta per una più equa suddivisione degli utili determinati dal Pin (Prodotto interno netto): pretendendo che il minimo salario sia tale da garantire un decoroso mantenimento di un qualsivoglia nucleo familiare.
   Contestualmente L & P vuole:
   a) - Un patto sociale che ponga dei limiti ai grandi profitti.
   b) - Il totale abbattimento della disoccupazione...con ogni mezzo.
   c) - Un trattamento pensionistico uguale per tutti...dal Capo dello Stato al più umile dei cittadini.
   d) - La messa in atto di un sistema retributivo con buste/paga senza trattenute alla fonte.
   e) - Una tassazione in base al reale reddito di ogni singolo contribuente, e non basata su presunti incassi.
   f) - Una legge antispeculazione che impedisca ai capitali inerti (non impiegati per la creazione di posti di lavoro o per modernizzare impianti produttivi) di moltiplicarsi all’infinito.
   g) - Il Paese a trazione turistica.
   h) - Carriere separate in Magistratura: con responsabilità personale da parte dei giudici di fronte a  provata superficialità o malafede.
    i) - Carriere in cui prevalgano i meriti là dove l’ufficiale pagatore è lo Stato.
   l) - Una politica interna capace di sgretolare tutte quelle barriere che continuano a dividere le diverse Italie.
   m) - Uno Stato molto attento ai problemi di ogni singolo cittadino, con degli impiegati servi e non padroni, con un decentramento amministrativo che riconosca a Regioni Comuni la quasi totale autonomia fiscale: fatti salvi tutti quei paletti necessari per impedire posizioni egemoniche o indipendentiste. Nella marcia verso questi irrinunciabili traguardi il Movimento lotta contro i monopoli privati, e quindi riconosce allo Stato il diritto di muovere concorrenza a chiunque...in ogni settore ed in ogni momento.  Combatte la globalizzazione dei mercati: tesa solo al non controllo e  alla non tassazione dei grandi capitali. Alle immense e fredde città/mercato preferisce i piccoli commerci, fatti di caldi ed amichevoli rapporti umani. Vuole la totale rottura dei rapporti diplomatici con gli Stati ben disposti alla coltivazione ed al traffico di sostanze stupefacenti per usi privato. E'  dichiaratamente contro il tanto decantato Villaggio Globale: causa d’incontenibili flussi migratori che minano alle radici la cultura e l’ordinamento dei Popoli costretti a subirli...e quindi non tollera la presenza di sfaccendati clandestini sul territorio nazionale. Dichiara guerra all’inquinamento del Pianeta. Anima ed incentiva la pace tra gli uomini. Riconosce ad ogni popolo il sacrosanto diritto all’autodeterminazione. Combatte i soprusi.

Art. 4  Gli iscritti
   Possono iscriversi a L & P tutti i cittadini italiani che, avendo compiuto il 15° anno di età, ne condividano gli intenti e ne favoriscano l’azione politica.

Art. 5  Dove iscriversi
    Le iscrizioni si effettuano solo ed esclusivamente nelle strutture locali del Movimento: compilando e sotto firmando gli appositi moduli.
   Per evitare occulti poteri all’interno di una qualsivoglia struttura (alquanto facili in presenza di pacchi-tessere) non sono ammesse iscrizioni tramite interposta persona.

Art. 6  Le adesioni di gruppo
   Possono federarsi a L & P i Gruppi che agiscono in  perfetta sintonia col presente Statuto, o che intendono affiancare le loro forze alle iniziative del Movimento.
   La volontà di federarsi deve essere espressa con collegiale richiesta scritta e con la consegna del proprio organigramma alla Segreteria Nazionale del Movimento, che si riserva il diritto di esprimere parere favorevole o contrario solo dopo aver interpellato il Gran Consiglio.

Art. 7  I  Diritti
   Ad ogni iscritto saranno riconosciuti i seguenti diritti:
   a) - Partecipare a tutte le attività del Movimento, intervenendo ai dibattiti ed alle assemblee della struttura in cui milita per manifestare le proprie convinzioni.
   b) - Svolgere nella più ampia autonomia ogni attività di studio o di ricerca.
   c) - Eleggere i Direttivi, o essere chiamati a farne parte.
   d) - Motivare con lettera, alla Segreteria Nazionale, le proprie dimissioni.
   e) - Essere sentito, nel caso di presunta ingiustizia subita, dalle autorità competenti.
   f) - Inoltrare istanze a qualsivoglia organo del Movimento senza sottostare a trafile gerarchiche.

Art. 8  I Doveri
   Sono doveri di ogni singolo iscritto:
   a) - accettare senza discutere i principi morali, il programma politico, lo Statuto e le regole interne del Movimento
   b) - Riconoscere le critiche e gli addebiti mossi e provati alla sua attività politica.
   c) - Essere disponibile quando è richiesta la sua presenza.
   d) - Contribuire fattivamente ai lavori che impegnano la  Base di appartenenza.
   e) - Assolvere con impegno i compiti che gli verranno assegnati.
   f) - Svolgere attività di proselitismo.
   g) - Fare in modo che la solidarietà e la reciproca assistenza diventino una usuale pratica di vita all’interno del Movimento.
   h) - Contribuire al finanziamento di L & P nei limiti delle proprie disponibilità economiche.
    i) - Non diffondere materiale propagandistico senza la necessaria autorizzazione.

Art. 9  Gli Obblighi
   Fatte salve le cause di forza maggiore, la presenza di un iscritto nelle liste elettorali è d’obbligo se a volerla è il suo Segretario di Base.
   A parità di meriti e di capacità (giudizio riservato alle Consulte), gli iscritti residenti in loco hanno assoluta priorità nelle composizione delle liste elettorali.      
   Gli iscritti chiamati a gestire cariche pubbliche sono tenuti a versare nelle casse di L & P un terzo degli emolumenti percepiti; dette cifre andranno alle Basi (se eletti Consiglieri Comunali o Circoscrizionali), ai Comitati (se eletti Consiglieri Provinciali), ai Dipartimenti (se eletti Consiglieri Regionali), alla Segreteria Nazionale (se eletti Deputati, Senatori o Europarlamentari).

Art. 10  L’ Inammissibilità
   E’ da escludere la permanenza nel Movimento degli iscritti che risultassero:
   a) - Tesserati o aderenti a forze politiche non federate.
   b) - Affiliati ad associazioni segrete, ad organizzazioni mafiose, a logge massoniche.
   c) - Facenti parte di gruppi (od altro) con scopi ed attività non in linea con i programmi e le finalità del Movimento.
   d) - Militanti in sette religiose contrarie alla supremazia dello Stato.
   e) - Membri di consorterie (od altro) aventi come scopo la difesa ad oltranza del grande capitale e dei privilegi.

Art. 11  Le Revoche
   La qualità di iscritto si perde per: dimissioni, mancato rinnovo della tessera nei tempi stabiliti dalla Segreteria Nazionale, espulsione per indegnità, desistenza all’interno del Movimento, accordi non autorizzati con altre forze politiche, comportamenti che rechino danno volontario alle strutture o all’immagine di L & P, propaganda politica scorretta o non rispondente al vero.

Art. 12  L’ Indegnità
   Sono da espellere per indegnità gli iscritti che risultino responsabili di reati quali: crimini contro l’umanità, scippo o rapina, sequestro di persona, concussione, corruzione, violenza contro i più deboli, violenza sessuale, pedofilia, traffico o spaccio di sostanze stupefacenti, uso di droghe come scelta di vita, sfruttamento di minore, sfruttamento della prostituzione, sofisticazione alimentare, maltrattamenti verso genitori e figli, danneggiamento volontario della cosa pubblica, offesa volontaria alla pubblica decenza. ubriachezza molesta, arricchimento personale alle spalle del Movimento.
   Se dettati da necessità vitali i reati contro il patrimonio, purché minimi e privi di violenza, non comportano necessariamente l’espulsione.

Art. 13  La  Giustizia di  L & P
   Visti i molti casi di mala giustizia, a L & P non basta la sentenza di colpevolezza emessa da un magistrato per l’espulsione di un suo iscritto. Perciò...se esplicitamente richiesto dal diretto interessato, i quattro iscritti più anziani della Base più prossima al luogo in cui egli risiede (presieduti dal Segretario della suddetta struttura) prenderanno in esame il suo caso, e dopo averne vagliato attentamente lo stile di vita, accetteranno o rifiuteranno la sua permanenza all’interno del Movimento.

Art. 14  L’Azione Disciplinare
   L’azione disciplinare può essere intrapresa da un dirigente di qualsivoglia struttura (che inoltra richiesta di sanzione agli organi competenti), oppure dal Segretario Nazionale (che  sanziona a suo insindacabile giudizio).

Art. 15  Le Sanzioni
    Le sanzioni disciplinari sono:
   a) - La censura.
   b) - La sospensione da 1 a 12 mesi.
   c) - L’espulsione.
   Nel primo caso trattasi di sanzione lieve, e che non lascia alcuna traccia sul futuro politico di chi la subisce. Nel secondo caso, per il periodo stabilito, il sanzionato non potrà frequentare le strutture del Movimento. Nel terzo caso la sanzione si applica contro chiunque si sia reso colpevole di uno o più reati previsti nell’Art. 12.
   Dopo tre sospensioni, salvo parere contrario del Segretario Nazionale o del Gran Consiglio, scatta automaticamente l’espulsione.

Art. 16  La  Trasparenza
   La conduzione di L & P s’ispira alla massima trasparenza e lealtà d’intenti in ogni suo operato, applicando la regola secondo cui ogni iscritto, purché militante da almeno tre anni, può accedere al più segreto dei documenti.
   Chiarezza vuole, inoltre, che eventuali alleanze programmatiche con altre forze politiche siano rese di dominio pubblico prima di ogni tornata elettorale.

Art. 17  L’Ordine  Interno
   Nell’ambito del Movimento non sono ammessi accordi sottobanco tra dirigenti ed iscritti, perciò al fine di ottimizzarne il funzionamento è stabilito che:
   a) - Tutti i dirigenti devono riferire sulla loro attività politica.
   b) - Non esistono pacchetti di tessere favorevoli o contrari a chicchessia.
   c) - Non sono ammesse attività frazionanti.
   d) - Non esistono cariche di diritto.

Art. 18  L’ Iscritto e le Cariche Pubbliche
   L’iscritto chiamato a gestire una qualsivoglia carica pubblica deve ufficializzare la consistenza   del suo patrimonio. Se durante, oppure a conclusione del mandato, si verificasse un improvviso quanto ingiustificato arricchimento da parte sua, il Movimento - e più specificatamente la Dirigenza che ne ha supportato la candidatura - chiederà ragguagli in proposito: ricorrendo se necessario alla competenza del Gran Consiglio. Qualora sorgessero dubbi sulla sua tenuta morale egli verrà sospeso da ogni incarico interno e deferito alla Magistratura.
  Una provata colpevolezza - ritenuta tale dal Gran Consiglio - comporta l’immediata espulsione del tesserato passato al vaglio.

Art. 19  Le  Cariche  non trattate
   Se non elettive, o non specificatamente trattate dallo Statuto, tutte le altre cariche necessarie al buon funzionamento di L & P verranno assegnate in loco dai dirigenti le diverse strutture, o da chi al momento ne fa le veci.

Art. 20  Il  Rinnovamenti  dei  Quadri
   Per il rinnovamento della classe dirigente, e quindi per dare nuova linfa a L & P, tutte le cariche elettive non possono andare oltre il 70° anno di età. Raggiunto tale limite ogni dirigente - di qualsiasi livello e grado - dovrà calarsi nei panni del semplice iscritto. Ciò, comunque, non impedirà di portare a compimento l’ultimo mandato.

 Art. 21  La  Parità
   Tutti gli iscritti godono di pari dignità e pari diritti anche se diversi per razza, per convinzioni filosofiche, per confessione religiosa.

Art. 22  Le  Donne del Movimento
   Il Movimento ritiene che la presenza delle donne nella politica attiva del Paese serva a garantirne la tenuta morale, perciò senza false ipocrisie e con molta chiarezza, L & P intende dividere con  loro il 50% delle cariche interne ed il 50% delle candidature in campagna elettorale (senza preconcette distinzioni di ruoli). 

Art. 23  Le  Responsabilità
   Le responsabilità civili e penali sono proprie dei singoli Iscritti, dei singoli Dirigenti, dei singoli Organi e dei singoli Gruppi federati.  A tal proposito, per evitare possibili incomprensioni i compiti sono ben chiariti dallo Statuto. 

Art. 24  I Fondatori 
   Oltre ai Fondatori che per primi hanno dato vita al Movimento, sono da considerare tali gli iscritti che nel tempo saranno capaci di migliorarne la sostanza e la funzionalità: decisioni in merito spetteranno solo ed esclusivamente al Gran Consiglio.
   La nomina a fondatore non è da considerare una carica elettiva, non comporta alcun impegno di tipo gestionale o politico, non può essere quantificata economicamente. 

Art. 25  Il  Nazionalismo del Movimento
   L’italianità di L & P non dovrà mai essere becera e farneticante. Essa mirerà a difendere il Paese da quei potentati che per fini squisitamente speculativi vorrebbero trasformare i Popoli in un miscuglio di razze e di religioni incapaci di convivere pacificamente tra loro, ed anche a sbugiardare quei tanti che in pubblico blaterano contro la fame nel mondo e che in privato agiscono per mantenere intatte le loro ricchezze: addebitando ai meno abbienti il costo di una utopistica fratellanza tra uomini ancora immaturi per questo grande salto di qualità. Perciò nel nazionalismo del Movimento non vanno cercate intolleranze né sentimenti xenofobi verso gli stranieri, ma solo inviti (per questi ultimi) a non violare illegalmente i confini della Penisola per venire, in essa, a delinquere. 

Art. 26  La  Propaganda Politica
   Anche se risultasse controproducente in termini di suffragi elettorali, tutta la propaganda politica del Movimento, sia quella scritta che quella parlata, dovrà essere sempre veritiera e mai offensiva. 

Art. 27  L'Incompatibilità
   Per evitare immorali accentramenti, sia all’interno che all’esterno del Movimento, una carica esclude l’altra: tranne nei casi in cui mancasse il materiale umano con le necessarie capacità. Circa quest’ultimo caso - fermo restando il principio della singola carica per ogni singolo iscritto - ci si attiene alle norme statutarie. 

Art. 28  Le  Risorse  Finanziarie
   Vanno ad incrementare le risorse economiche del Movimento:
   a) - Le quote annuali degli iscritti.
   b) - Le sottoscrizioni volontarie.
   c) - Il ricavato della vendita di oggetti promozionali.
   d) - Il ricavato della vendita di beni appartenenti a L. & P.
   e) - Gli introiti derivanti dalla momentanea cessione di beni appartenenti a L. & P.
   f) - I versamenti mensili degli Eletti chiamati a far politica all’esterno del Movimento.
   g) - Le libere offerte dei simpatizzanti.
   h) - I Finanziamenti statali. 

Art. 29  Il  Patrimonio
   Vanno a costituire il  patrimonio di L & P tutti i beni mobili ed immobili di sua proprietà, purché regolarmente acquistati, donati da singoli, o comunque pervenuti e ad esso appartenenti.
   Il patrimonio è unico ed indivisibile, con carattere nazionale; le espulsioni, lo scioglimento di un organo o di un direttivo, non danno diritto a quote né a divisioni di sorta. 

Art. 30  Le  Dimissioni di un Direttivo
   Le dimissioni di un direttivo si hanno quando a dimettersi è chi lo dirige, quando a dimettersi è  un terzo dei membri che lo compongono, quando a volerlo è il Segretario Nazionale.
   Una struttura senza Direttivo viene commissariata dal Segretario Nazionale per almeno tre mesi e, dopo tale periodo, la parola passerà all’Assemblea Straordinaria degli Iscritti. 

Art. 31  I Bilanci
   I bilanci preventivi  devono essere presentati entro ogni 31 gennaio. I bilanci consuntivi vanno ufficializzati entro ogni 31 dicembre.

Art. 32  Le  Modifiche allo Statuto
   Solo con maggioranza assoluta in sede congressuale si potranno apportare modifiche al presente Statuto.
   Le eventuali proposte in tal senso vanno prima indirizzate al Gran Consiglio che ne valuterà la portata, e poi, se ritenute migliorative, il proponente potrà chiedere al Congresso Nazionale di metterle al voto.

Art. 33  Lo  Scioglimento di Libertà & Progresso
   Il Movimento si scioglierà solo dietro decisione unanime del Congresso.


LE STRUTTURE  LOCALI

Art. 34  Le  Basi
   Le strutture portanti di L & P sono le Basi: singolarmente costituite  da un numero non inferiore a nove iscritti.
   Ogni Base ha carattere municipale, o circoscrizionale in quelle aree metropolitane ad alta densità abitativa.
   Sono organi di Base:
   a) -  L’Assemblea degli Iscritti.
   b) - Il Segretario di Base
   c) -  I Delegati.
   d) - Il Vicario;
   e) - I Gruppi di Studio e di Ricerca.

34.1  L’ Assemblea  Ordinaria  degli  Iscritti
   L’Assemblea Ordinaria degli Iscritti si tiene ogni due anni per eleggere il Direttivo ed approvare i Bilanci.
  Possono partecipare all’ Assemblea (col solo diritto di parola) tutte le più alte cariche del Movimento e le Delegazioni dei Gruppi federati.

34.2  Il  Segretario  di  Base
  Il Segretario dirige e rappresenta la sua struttura. Vigila sul comportamento dei Delegati: relazionando in sedi assembleari. Nomina il Vicario. Organizza i Gruppi di Studio e di Ricerca. Presiede l’eventuale giudizio richiesto dall’Art. 13, dando al suo voto un valore doppio se è necessario. Sceglie i Candidati per le Elezioni Amministrative riguardante il Comune in cui opera la Base. Riporta incassi e spese sull’apposito libro/giornale che terrà a disposizione di tutti gli iscritti.

34.3  I  Delegati
   Con la loro obbligatoria presenza nei Dipartimenti, i Delegati sono la prova di quanto L & P voglia che il potere sia messo al servizio della collettività. Essi infatti fanno del Movimento una struttura a forma di piramide rovesciata dove tutto è deciso dal basso.
I Delegati non in grado di assolvere i loro compiti possono essere sfiduciati dall’Assemblea che li ha eletti, o dai Dirigenti in capo che li coordinano altrove: in entrambi i casi faranno immediatamente ritorno alla Base di appartenenza.

34.4  Il Vicario
   Il Vicario è la figura più esposta nei rapporti tra cittadini e Movimento. Egli, infatti, ha l’obbligo di ricevere le persone non iscritti che necessitino d’informazioni utili a facilitare i loro rapporti con la Pubblica Amministrazione, consigliandole al meglio e senza pretendere compensi: salvo le libere offerte (previo rilascio di regolare ricevuta) indirizzate alla Base.

34.5  I  Gruppi  di  Studio  e  di  Ricerca  (G S R)
   Per analizzare e risolvere quei problemi che di volta in volta possono interessare il territorio, o la collettività in cui opera la Base L & P istituisce i G S R.
   I più attivi saranno sicuramente quelli che prenderanno in esame la disoccupazione, la socialità, la tutela e la salvaguardia del territorio.
  
Art. 35  I  Dipartimenti
Aventi carattere regionale, oltre a svolgere i compiti statutari, i Dipartimenti coordinano i Comitati
e ne tracciano le direttive politiche volute dalla Segreteria Nazionale.
   Sono organi di ogni singolo Dipartimento:
   a) - L’Assemblea Ordinaria.
   b) - Il Segretario Regionale.
   c) - I Rappresentanti del Popolo.
   d) - La Consulta Elettorale.
   e) - La Disciplinare.
   f) - La Scuola del Movimento.  

35.1  L’ Assemblea  Ordinaria del Dipartimento
  L’Assemblea Ordinaria del Dipartimento si convoca ogni due anni per eleggere il Direttivo ed approvare i Bilanci.
  Possono partecipare a questa Assemblea (col solo diritto di parola) tutti i Segretari delle Strutture subordinate, tutte le più alte cariche di L & P e le Delegazioni dei Gruppi federati. 

35.2  Il Segretario Regionale
   Il Segretario Regionale rappresenta e dirige il Dipartimento. Controlla e visita periodicamente le Basi ed i Comitati subalterni. Nomina il suo Vice. Sintetizza e trasmette agli Stati Generali il pensiero espresso dai G. S. R. per averne, in seguito, un taglio positivo sotto il profilo politico. Registra tutte le Entrate e le Uscite: ricalcando a tal proposito quanto previsto al punto 2 dell’Art. 34.

35.3  I  Rappresentante  del  Popolo
   Per metà iscritti al Dipartimento e per metà Delegati di Base, appena eletti, i Rappresentanti del Popolo vanno a far parte degli Stati Generali.

35.4  La Consulta Elettorale
   Gestita da un Capo Consulta nominato al suo interno, questo organo  ha il potere di convalidare o rifiutare i nominativi che andranno a comporre le liste per le elezioni politiche. Se richiesto esplicitamente, la Consulta imporrà  il rispetto dell’Art. 5/bis.
   Altri suoi compiti sono:
a) - Coordinare e ratificare la formazione delle liste dei candidati.
b) - Predisporre e consegnare la documentazione necessaria per la presentazione e l’ammissione delle candidature.
c) - Interessarsi, all’occorrenza, della raccolta firme.
d) - Impostare correttamente tutto il materiale propagandistico di ogni singolo candidato, onde evitare spiacevoli errori grafici, lessicali e di concetto, prima che venga diffuso.
e) - Organizzare la diffusione di tutto il materiale propagandistico.
f) - Scegliere (se non già esistente in campo nazionale) un mandatario responsabile per la messa in pubblico dei manifesti.
g) - Curare ed organizzare i comizi.
h) - Acquistare spazi pubblicitari, curandone l’eventuale impaginazione oppure la messa in onda.
i) - Preparare tavole rotonde, convegni, presidi e manifestazioni di piazza mirati a promuovere l’immagine del Movimento.

35.5  La Disciplinare
   Dopo essersi data un Presidente che ne coordini l’operato, la Disciplinare, in piena autonomia e senza interferenze, vigila affinché le norme statutarie e di comportamento siano rispettate a livello regionale: sanzionando all’occorrenza.
35.6  La Scuola del Movimento
   Diretta dal Segretario Regionale, la Scuola del Movimento prepara i giovani iscritti a ben capire (facendole sue) tutte le istanze del Popolo Italiano.


LA  DIREZIONE  NAZIONALE


Art. 36  Gli  Stati  Generali
   Voluti per dare a tutti gli iscritti la possibilità di fare politica ad altissimo livello, gli Stati Generali sono composti per il 50% da Rappresentanti del Popolo, per il 30% da membri scelti dal Segretario Nazionale, per il restante 20% da membri eletti dal Gran Consiglio.
   In seduta maggioritaria e sotto la direzione del Segretario Nazionale (o del suo Vice) i componenti gli Stati Generali si riuniscono per:
a) - scegliere i nominativi per la composizione delle liste alle Elezioni Politiche e comunicarli alle Consulte per ottenerne il placet: un eventuale rifiuto, o l’obbligatorietà prevista nell’Art. 9, comporta la sostituzione del candidato.
b) - decidere su manifestazioni di piazza a livello nazionale.
c) - preventivare bilanci di spese compatibili con le disposizioni di cassa del Movimento, dandone copia approvata all’Amministrazione Centrale.
d) - approvare i Bilanci Consuntivi del Movimento. 
e) - scegliere data e luogo del Congresso.
f) - formare al proprio interno dei Gruppi di Lavoro capaci di elaborare la politica di L & P sui temi riguardanti lo sviluppo e l’economia del Paese. Privilegiando per ordine d’importanza:
- Turismo e Beni Culturali
- Risanamento del Territorio
- Sviluppo del Mezzogiorno
- Ricerca Medica
- Ricerca Scientifica
- Monopoli e Libera Concorrenza
- Controllo del Libero Mercato Interno
- Agricoltura e Zootecnia
- Pesca e Ripopolamento delle Acque
- Telecomunicazioni
- Pubblica Amministrazione
- Pubblica Sicurezza
- Corretta Informazione
- Sanità e Prevenzione
- Scuola e Cultura
- Approvvigionamento Energetico
- Immigrazione
- Fisco e Sistema Contributivo
- Industria Pubblica e Privata
- Artigianati e Piccole Imprese
- Edilizia Pubblica e Privata
- Comunicazioni e Trasporti
- Piccolo Commercio e Grande Distribuzione
- Giustizia e Pene Detentive
- Assistenza e Previdenza Sociale
- Assicurazioni
- Banche
- Politica Estera
  Per incompetenza o per scarso impegno, o anche per tre assenze (cumulative) non giustificate da gravi e provati motivi, qualsiasi membro componente gli Stati Generali può essere sfiduciato e rispedito nella originaria sede dal Segretario Nazionale; in tal caso la sostituzione avverrà entro trenta giorni senza obblighi elettivi: basterà una diretta nomina del Segretario Regionale interessato al rimpiazzo, oppure una diretta nomina del Reggente il Gran Consiglio.
   Indipendentemente dal ruolo di ogni singolo componente, dal lavoro svolto o ancora da svolgere, le eventuali dimissioni del Segretario Nazionale azzerano gli Stati Generali. 

Art. 37  La  Segreteria  Nazionale
    La Segreteria Nazionale è composta da tre membri scelti e diretti dal Segretario Nazionale: al quale sono tenuti a rispondere e del quale possono essere rimossi autonomamente.    
   Sono specifici compiti di ogni singolo componente della Segreteria Nazionale, tutti quelli a lui assegnati dal Segretario Nazionale.

Art. 38  Il  Segretario  Nazionale
   Il Segretario Nazionale rappresenta e dirige il Movimento, rispondendo del suo operato soltanto al Con Congresso: dal quale viene eletto per acclamazione, per alzata di mano, oppure a scrutinio palese.
   Sostituendoli senza interferenze qualora lo ritenesse opportuno, il Segretario Nazionale nomina il suo Vice, il Tesoriere.
   Il Segretario Nazionale è l’unico autorizzato alla riscossione dei contributi previsti per Legge (in merito ai finanziamenti dei Partiti), contributi che Egli verserà nelle casse dell’Amministrazione Centrale. 

Art. 39  L’Amministrazione Centrale
Composta dal Tesoriere e da quattro Contabili scelti dal Gran consiglio, l’Amministrazione Centrale sovrintende alla gestione economica di tutto il Movimento: dando priorità, nella suddivisione dei fondi, alle spese preventivate dagli Stati Generali.
   Altri specifici compiti dell’Amministrazione Centrale sono:
   a) - La custodia e la gestione ordinaria del Patrimonio.
   b) - Il rendiconto trimestrale da sottoporre alla visione della Segreteria Nazionale.
   c) - L'alienazione dei Beni se decisa dal Congresso.
   d) - La presentazione del Bilancio Consuntivo al Collegio dei Revisori dei Conti entro e non oltre il 20 dicembre, con la necessaria approvazione degli Stati Generali.
   e) - Il controllo sulla gestione economica di qualsivoglia Struttura in presenza di illeciti.

Art. 40  La  Presidenza  Nazionale
   La Presidenza Nazionale rappresenta e garantisce l’unità del Movimento: pretendendo il rispetto della linea politica voluta dal Congresso: Essa è composta dal Presidente e del suo Vice (di sua nomina): scelti entrambi tra i Fondatori:
   La Presidenza Nazionale non ha poteri estromessivi, per cui, qualora ritenesse necessario un tale intervento, si affiderà alle decisioni del Gran Consiglio.
   Avvalendosi dell’opera gratuita di volenterosi iscritti, la Presidenza Nazionale, secondo i dettami del Segretario Nazionale, organizza il Congresso.

Art. 41  Il Collegio dei Revisiri dei Conti
   Composto da tre membri eletti dal Congresso, ai Revisori dei Conti spetta il compito di rendere pubblici i Bilanci: secondo le vigenti Leggi.

Art. 42  Il  Gran  Consiglio
  Composto dai soli Fondatori, il Gran Consiglio apre e chiude i Congressi. Ratifica la nomina del Segretario Nazionale di L & P e del suo Presidente. Vigila sulla coerenza politica del Movimento,
diffidando chiunque fuoriesca dalla sua linea. Esprime pareri ai Dirigenti che intendano avvalersi della sua esperienza. 
  S'è necessario, di fronte all’applicazione dell’Art. 13 può interpellare i  Segretari dipartimentali per eventuali ragguagli sulle sentenze emesse dalle Disciplinari. 
  In seduta maggioritaria nomina i Contabili.
  Non avendo poteri decisionali né sul piano politico né sul piano amministrativo, ed essendo organo di natura morale, il Gran Consiglio risponderà del suo libero pensiero solo ed esclusivamente al Congresso. 

Art. 43  Il  Congresso
   Presieduto sempre dal più anziano dei Fondatori, il Congresso si tiene di norma ogni quattro anni, oppure, in via del tutto eccezionale, quando a volerlo sono i 2/3 dei componenti gli Stati Generali.

43.1 - Il Congresso, oltre ad essere l’unico organo avente titolo per aggiornare o modificare lo Statuto è anche l’unica sede in cui si vota la linea politica del Movimento.

43.2 - Per sua natura, il Congresso si svolgerà sempre a porte aperte.

43.3 - Al Congresso hanno diritto di voto solo gli iscritti presenti.

43.4 - Nello svolgimento del Congresso hanno il diritto di parola:
- I Segretari dei Dipartimenti.
- I Parlamentari del Movimento.
- Un rappresentante degli Stati Generali.
- Il Presidente del Gran Consiglio.
- Il Presidente Nazionale.
- I portavoce di altre Forze Politiche.
- I portavoce dei Gruppi Federati.
- I Candidati al ruolo di Segretario Nazionale.
- Il Segretario Nazionale in carica.

43.5 - Il Congresso elegge:
- Il Segretario Nazionale,
- Il Presidente Nazionale,
- I tre membri componenti il Collegio dei Revisori dei Conti.

43.6 - Il Voto
   Al Congresso, come del resto in tutte le manifestazioni di L & P in cui sono previste opzioni di di voto, non si ammettono rappresentanze per interposta persona.
  
(pensato scritto e promosso da Francesco Della Rovere nel marzo del 1990)


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Il Programma Politico Ridotto 
 (rivisto e correto dopo la moneta unica europea)

Valori fondamentali: Italia unita e indivisibile. Che ama la pace, ma che saprà ben difendere la sua democrazia, il suo territorio, il suo grado di civiltà, le sue tradizioni ed il suo inviolabile diritto all’autodeterminazione. 
Capo dello Stato: eletto direttamente dagli italiani: con carica settennale. 
Camera dei Deputati: organo legiferante in merito alle politiche nazionali, con un numero di eletti pari ad uno ogni cinquecentomila abitanti e con mandato quinquennale. 
Senato della Repubblica: addetto al controllo dei i Bilanci Statali e sull’agire della Corte dei Conti: con un numero di membri pari ad uno per ogni Regione e con mandato quinquennale.   Governo: Presidente del Consiglio scelto dal Capo dello Stato. 
Ministri: nominati dal Presidente del Consiglio.   
Corte Costituzionale: Organo di controllo a garanzia della costituzionalità e della regolarità di tutte le Leggi: con un numero di membri eletti dal Popolo pari ad uno per ogni Regione e con mandato quinquennale. 
Sistema elettorale: proporzionale e senza sbarramenti. Con la governabilità garantita dalla ineleggibilità, per almeno dieci anni, di quanti si rendessero responsabili di eventuali ribaltoni politici. 
Manifestazione del voto: tramite l’uso di apparecchi telefonici di moderna concezione, cioè con dei lettori magnetici a prova d’errore. Questo nuovo sistema, oltre ad una totale partecipazione dei cittadini e quindi una maggiore democrazia, consentirà un notevole risparmio di tempo e di carta: tanto da giustificare il costo dell’innovazione tecnologica…a carico delle municipalità. 
Poteri Centrali: Capo dello Stato, Corte Costituzionale, Governo, Ministeri.  
Poteri Periferici: Reggenze Regionali, Corti dei Conti , Consigli Comunali. 
Corte dei Conti: Organo di controllo per la regolarità dei conti Regionali Comunali: con un numero di membri eletti dal Popolo pari a uno per ogni Regione e con mandato quinquennale.
Sistema tributario: federalismo fiscale, con tassazione quantificata in base ai reali redditi dei contribuenti e non su dei presunti introiti: cioè con studi di settore e quant’altro. Gestita e veicolata in loco dai Municipi facenti capo ad ogni singolo contribuente. 

Il numero delle tasse dirette: dopo avere ignorato i beni infruttiferi e le somme in denaro necessarie per un dignitoso vivere, il nuovo sistema contributivo pretenderà da ogni nucleo familiare e da ogni singolo cittadino solo quattro versamenti annui, così suddivisi:
Tassa per il mantenimento dell’apparato statale.
Tassa per il mantenimento dell’apparato regionale.
Tassa per il mantenimento dell’apparato comunale.
Tassa per la socializzazione dei profitti.
Tassazione indiretta: con l’Iva applicata secondo i parametri stabiliti dalla Comunità Europea, e con gli introiti destinati nelle casse comunali per la socializzazione dei profitti, tutte le altre possibili voci che al momento vedono il cittadino come ufficiale-pagatore dovranno essere abolite.
Competenze governative:
Difesa.
Giustizia.
Pubblica Istruzione.
Ricerca Scientifica.
Salute Pubblica.
Politica Estera.
Banca Centrale.
Ecologia.
Solidarietà Nazionale tra le Regioni.
Grandi Infrastrutture d’interesse nazionale.
Beni Archeologici.
Lotta ai grandi monopoli privati…entrando in competizione con loro.
Compete regionali:
Risanamento e tenuta a norma del patrimonio immobiliare.
Manutenzione delle strade extra-cittadine.
Linee di grande comunicazione (marittime- ferroviarie- aeree- fluviali).
Approvvigionamenti energetici.
Protezione civile.
Smaltimento rifiuti.
Competenze comunali: Risanamento e tenuta a norma del patrimonio immobiliare. Tassazione dei cittadini. Lavoro per i cittadini residenti. Cassa per il pagamento delle pensioni. Cassa per le spese statali regionali e comunali. Cassa di raccolta fondi per la socializzazione dei profitti. Precisa richiesta del numero di lavoratori extracomunitari voluti dagli imprenditori locali, inoltrata dai Sindaci al Ministero degli Esteri. Edilizia popolare. Trasporti urbani. Difesa dei beni culturali e delle risorse naturali. Gestione delle scuole pubbliche e degli ospedali. Manutenzione di tutta la rete stradale. Controllo e tutela del patrimonio boschivo e delle acque. Monitoraggio continuo sull’inquinamento atmosferico. Tutte le altre competenze che riguarderanno il buon funzionamento della cosa pubblica. Lotta ai piccoli monopoli privati…entrando in competizione con loro.
Reddito pro capite: per evitare che i ricchi diventino sempre più ricchi, creando nuovi poveri, agli utili derivanti dalle iniziative private è necessario porre un limite (cioè quanto basta ad evitare enormi accumuli di capitali nocivi al comune benessere…ovvero quelli che poi di norma vengono utilizzati per fini speculativi.
Diritto al Lavoro: viene stabilisce dalla Costituzione, perciò là dove mancasse se lo dovranno inventare i sindaci: ricorrendo…in mancanza d’altro, ai cosiddetti lavori socialmente utili.

Diritto alla casa: fa parte dei diritti fondamentali dell’uomo fin dai tempi delle palafitte, e siccome molti speculatori ne hanno fatto motivo di arricchimento selvaggio, le nostre proposte non possono essere che le seguenti:
Ogni singolo cittadino è libero di possedere tutte le case necessarie al suo fabbisogno (senza dover pagare nessun genere di balzelli).
Chiunque acquisti case per darle in affitto non potrà pretendere come canone annuo più di quanto renderebbe il loro valore catastale in base agli interessi bancari stabiliti dalla Legge (l'utile per i suoi investimenti è dato dal valore aggiunto di cui gode nel tempo questo tipo d’investimento). Ciò porta inoltre alla conclusione che per il decoro delle Città tutti i possessori di case, dietro ordinanze dei Sindaci, dovranno rifarne periodicamente le facciate.
Salari e stipendi: adeguati al costo della vita e col ripristino della scala mobile.
Aiuti alle aziende in crisi: solo se non avranno trasferito mai lavoro all’estero, e dietro formale promessa che ciò non accadrà in futuro: pena, se ciò avvenisse,  la restituzione di tutto il denaro ottenuto negli anni. Una corsia di favore, negli aiuti statali, dovranno avere le piccole e medie aziende: che ripagheranno dando, nelle assunzione, assoluta priorità ai residenti in loco.
Buste paga: intere e senza trattenute alla fonte.
Pensioni: uguali per tutti: dal Capo dello Stato all'ultimo dei lavoratori dipendenti. Saranno i lauti emolumenti (per il primo) e la pienezza delle buste paghe (per il secondo) a facilitare una eventuale integrazione volontaria. 

Lotta alla droga: l’uso sempre più massiccio di sostanze stupefacenti nel nostro Paese…con tutti i gravi danni alla salute dei consumatori, e con gli insopportabili danni causati da questi ultimi alle cose pubbliche e private, comporta un autorevole giro di vite. Le soluzioni possibili, per L&P, sono le seguenti:
Auto-denunzia dei tossicodipendenti per valutarne l'esatto numero, dopo di che lo Stato (in base a queste loro libere scelte) deciderà se trattarli come ammalati…e quindi curarli con dei meticolosi programmi di recupero, o trattarli (al momento della cattura per reati legati alla droga) come delinquenti abituali: con pene detentive altissime e da scontare senza riduzioni di nessun genere.
Per quanti favoriscono il consumo di stupefacenti, ci sarà l’accusa di tentato omicidio, o di omicidio volontario se dovuto a overdose mortale.
Pene detentive: ai carcerati sarà fatto obbligo di tenere pulito il patrimonio boschivo, i fiumi, i laghi e tutti i territori demaniali. Essi saranno inoltre utilizzati per la costruzione di strade, ponti, ferrovie e case popolari. Le loro fatiche saranno pagate alla pari di ogni altro lavoratore e saranno anche parzialmente liberi di agire, con queste premesse:
Dalle loro buste paghe sarà detratta una quota che andrà gradualmente a pareggiare il danno arrecato ad altri dai reati commessi in precedenza.
Avranno l'obbligo del rientro in cella a fine lavoro.
Una loro eventuale fuga comporterà l'automatico invio a lavori forzati sotto strettissima sorveglianza.
Sindacati: chi tutela gli interessi dei lavoratori, per evitare stupidi paradossi…come la difesa di chi lavora e contemporaneamente dei disoccupati o dei pensionati, non può e non deve rappresentare nessun’altra categoria.
Dipendenti pubblici: con carriere subordinate alle personalissime capacità di ognuno, e con Enti Pubblici che si riservano il diritto di licenziare chiunque non sia in grado di svolgere correttamente il proprio lavoro.
Cariche pubbliche: solo una per ogni singola persona, e senza poterla trasferire da padre in figlio…neanche mediante ambigue strategie elettorali o di potere. Perciò a nessuno sarà più permesso di essere presente in più di una Commissione, o Sottocommissione.
Tra i peggiori reati…per i quali L & P prevede pene intorno ai dieci anni di reclusione:
falso in bilancio.
Evasione fiscale.
Concussione.
Vandalismo.
Associazione mafiosa.
Pedofilia.
Stupro.
Violenza contro vecchi e bambini.
Violenza gratuite contro donne indifese .
L’Italia multirazziale: Con un debito pubblico tanto alto da collassare il Paese, gli affamati del mondo che ogni giorno sbarcano clandestinamente sulle coste italiane sono quanto di peggio possa capitare alla nostra economia!
   Per capire meglio la portata di questo pericolo bisogna pensare (tanto per fare un esempio) a 5.000.000 di stranieri che settimanalmente spediscono alle loro rispettive famiglie (con un sistema del tutto incontrollato: cioè tramite Uffici Postali o tramite i cosi detti “Transfert Money”o che anno dopo anno (continuando a questo ritmo gli sbarchi), verrebbe a mancare dalle tasche degli italiani intorno al 2005.
   Altro punto da analizzare è che una qualsivoglia società multirazziale ha ragion d’essere quando è voluta dalla popolazione indigena coinvolta nella trasformazione, magari dopo anni ed anni di buon vicinato o di buoni rapporti con altre razze, mentre un tale miscuglio è destinato al più pericoloso dei fallimenti se viene calata dall’alto…con delle imposizioni politiche: si pensi alla Jugoslavia di Tito. E non vale fare l’esempio degli Stati Uniti d’America, perché da quelle parti non esiste razza che potrebbe accusare l’altra di aver invaso il suo territorio: solo i Pellirosse (intesi come popoli autoctoni) avrebbero potuto farlo ma sono stati falcidiati e i pochi rimasti non hanno più voce. Né possiamo credere alla favola trita e ritrita dei nostri nonni o dei nostri padri, costretti dalla fame che li divorava ad emigrare…quasi a sancire l’obbligo di accogliere gli affamati del mondo: gli italiani, nel loro peregrinare sono andati in luoghi ricchi di risorse umane e di materie prime e non dove mancava la benzina per le auto della Polizia…come da noi. Perciò l’indirizzo politico di L & P sta in questi punti:
   Il numero dei lavoratori stranieri sarà subordinato alle specifiche richieste fatte dagli Imprenditori ai loro Sindaci (previa garanzia di regolari contratti di lavoro e l'assegnazione (chiavi in mano) di case adibite a civile abitazione).
   Il Ministero degli Esteri, in perfetto accordo con il precostituito ufficio regionale che unificherà le richieste dei vari Comuni bisognosi di manodopera straniera, favorirà i flussi migratori.
   Mare Nostrum
La religiosità: lo Stato italiano è laico per questioni di forma…ma nulla dovrà essere tolto alla cultura cattolica che ne ha fatto un faro di civiltà.
Messa al bando videogiochi e “gratta e vinci”: inculcando nelle menti la sciocca speranza di grosse vincite essi sono come l’oppio per le famiglie che devono vivere con pensioni e stipendi da fame.
La Magistratura: carriere separate per i Pubblici Accusatori. Difesa e Accusa dovranno essere sempre sullo stesso piano in ogni fase processuale.
   I magistrati (di qualsiasi livello e grado,) forniranno allo Stato consulenze di ufficio e senza ulteriori compensi…che andrebbero ad ingigantire i loro già lauti stipendi.
Drastica riduzione delle spese pubbliche mediante:
Abolizione delle Province.
Cancellazione di tutti gli enti inutili.
Emolumenti e compensi statali non dovranno mai superare la somma del salario più basso moltiplicato per cinque (in quest’ordinamento rientrano anche il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, tutti i membri del Governo, tutti i grandi manager).
Rapida eliminazione di tutti i contratti riguardanti beni immobili utilizzati dallo Stato.
Appalti pubblici con nuove norme…onde evitare appalti sempre agli stessi e facili sub-appalti.
Niente incarichi a ditte private per la riscossione delle cartelle esattoriali.
Niente consulenze milionarie…a nessuno.
Tra le altre anticipazione il Movimento muove lotta:
Alle Finanziarie che affamano i cittadini applicando sui prestiti delle spese legalizzate che vanno ben oltre l’usura.
Al “Bonus/Malus” delle Assicurazioni per quanto riguarda i danni procurati dai loro clienti a persone terze: questo metodo porta al vandalismo.
Alle Banche che stanno dietro alle Finanziarie.
Ai gestori di servizi per la collettività che fanno cartello.
Alle sopratasse e more escogitate dalle Esattorie Comunali, e dal sistema fiscale in genere, per appesantire ulteriormente i già deficitarii bilanci di chi non è in grado di pagare in tempi utili una multa automobilistica e quant'altro.
Alle concessioni governative che creano i monopoli.
A quei politici che credono di poter svendere il nostro Paese impunemente…fingendo di vestire i caritatevoli panni della solidarietà umana.
A quanti in malafede vanno dicendo che viviamo in un paese ricco…mentre mancano addirittura i soldi per mettere la benzina nelle macchine della Polizia.
Agli industriali che dopo avere incamerato a più riprese soldi pubblici, oggi, con la scusa della globalizzazione, trasferiscono all’estero le loro aziende…togliendo lavoro agli operai che prima li hanno arricchiti.
A chi froda in commercio…mettendo a rischio la salute pubblica.
Agli impiegati pubblici che si ritengono padroni dello Stato e non servitori del Popolo.
Alle Assicurazioni…che aumentano vertiginosamente l'attivo dei loro bilanci e si lamentano del basso costo delle polizze.
Ai politici che fanno collezione di cariche e sottocariche al solo scopo d'introitare lauti guadagni.
A tutte quelle associazioni “culturali” che servono solo come bacini di voti per politici corrotti.
A quanti vengono in Italia per fare i delinquenti…di gente simile bastano ed avanzano quelli fabbricati in casa.
Ammortizzatori sociali allargati a tutti i cittadini italiani.
A quanti imbrattano, danneggiano, distruggono o deturpano beni (siano essi mobili o immobili) esposti alla pubblica fede.
Agli amministratori pubblici che si arricchiscono alle spalle dello Stato…noi chiederemo il sequestro di tutti i loro beni.
A tutti quegli “Ordini” portanti privilegi ad alcune categorie di professionisti: diversamente tanto varrebbe ripristinare le corporazioni di epoche fasciste.
Nuovi posti di lavoro e nuove prospettive con:
   4% del Pil da destinare a qualsiasi forma di ricerca.
   Internet gratuita a tutti i cittadini.
   Riordino di tutta la rete idrica nazionale.
   Risanamento di tutta la rete stradale italiana.
   una immediata messa in cantiere di tutti i lavori utili alla sicurezza del territorio, per evitare quelle inondazioni che ciclicamente portano lutti e devastazioni.
   Una forte incentivazione dell’agricoltura: togliendo, se necessario, i terreni a chi li lascia incolti per più di cinque anni.
  Completa detassazione di tutti i capitali inerti impegnati per rendere più bello ed accogliente il nostro Paese, e per modernizzare qualsiasi azienda.
   Assoluta detassazione dei capitali inerti impegnati nella modernizzazione delle imprese agricole.
   Lotta senza quartiere al trasferimento dei capitali italiani all’estero…con lunghe pene detentive per i trasgressori.
   Le imprese italiane (piccole o grandi) vanno viste come patrimonio nazionale e, come tali, non dovrà mai più essere conveniente chiuderle qui e renderle funzionanti all’estero col benestare dello Stato.
   Una dura lotta ai paradisi fiscali…ricambiando pane per focaccia…se necessario.
  Se Unione Europea dovrà essere, per noi sarà soltanto con un governo unico, con una politica europea unica, con una politica estera unica, con un esercito unico, con una banca centralizzata unica e con una moneta unica. Diversamente potremmo anche prendere in considerazione, se sottomessi a speculazioni finanziarie provenienti da Paesi esteri, una possibile dichiarazione di insolvenza in cui si garantiscono i capitali stranieri investiti nel territorio…ma senza interessi di usura.  
                                                                                                                              Il Segretario Nazionale
                                                                                                                                 F/sco  Della Rovere
(Per qualsiasi informazione telefonare al n°:  3403310080)





























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