lunedì 1 luglio 2019

Sulle sofisticazioni alimentari


Sulle sofisticazioni alimentari

Per noi di Libertà & Progresso non dovrebbe esistere privacy per chi mette in vendita prodotti alimentari manipolati non secondo le nostre vigenti Leggi e facilmente dannosi alla salute. Per quanti commettono questa tipologia di reato, siano essi persone singole o case produttrici importanti, dovrebbe esserci almeno una pubblica denunzia con tanto di nome cognome ed indirizzo dei colpevoli.
Questo perché quando si viene avvelenati, o semplicemente truffati da ciò che altri ci fanno mangiare, dovrebbe essere un diritto ricevere una specie di risarcimento: magari facendoci sapere da chi stare alla larga. (fdr)


2 commenti:

  1. La mancata celebrazione dell’Eucaristia non è l’unica evidenza del fatto che Bergoglio non sia il papa. Forse non tutti hanno percepito che lui, fin dalla sua invalida elezione, NON SI È MAI INGINOCCHIATO DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO. Mai. E questo da molto prima che cominciasse ad accampare scuse sul ginocchio. L’unico che è riuscito a farlo inginocchiare è stato il papa Benedetto XVI, quando lo condusse all’inginocchiatoio nella cappella di Castel Gandolfo. Qui al minuto 0.43.

    Potrebbe un cattolico provare questa irresistibile ritrosia ad inginocchiarsi?

    Scriveva Ratzinger nell’Introduzione allo spirito della Liturgia: “Il piegarsi delle ginocchia è quindi il piegarsi della nostra forza davanti al Dio vivente, riconoscimento che tutto ciò che noi siamo, lo abbiamo da Lui. Questo gesto appare in importanti passi dell’Antico Testamento come espressione di adorazione. [...] L’adorazione è uno di quegli atti fondamentali che riguardano l’uomo tutto intero. Per questo il piegare le ginocchia alla presenza del Dio vivo è irrinunciabile”.

    In ottica di fede, assume quindi oggi un valore storico-provvidenziale la malattia eroica di Giovanni Paolo II: celebrando seduto, all’epoca, ci ha mostrato l’antipapa gnostico di oggi, quello che non si inginocchia e per il quale “Gesù si è fatto serpente, si è fatto DIAVOLO”. (QUI)

    Del resto, lo scontro finale non poteva essere che intorno all’Eucaristia.

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  2. I magistrati non pagano mai. Ma il conto è di 960 milioni


    I magistrati non pagano mai. Ma il conto è di 960 milioni. Il costo dei risarcimenti è enorme, circa 29 milioni l'anno. I nomi di chi sbaglia? Un segreto.
    (FONTE: https://www.ilgiornale.it/news/politica/i-magistrati-non-pagano-mai-conto-960-milioni-2311700.html)
    Sono convinta che se non si introducono due radicali norme:
    I GIUDICI eletti dal POPOLO e separazione della carriere PM\Giudici, la giustizia in Italia continuerà a non funzionare. Cambiano i governi ma la giustizia non cambia mai. Continuano gli errori e continua la non responsabilità di chi sbaglia. E' l' esecutivo che fa le leggi, se l'esecutivo continua a non voler fare leggi per cambiare radicalmente la Giustizia, continueremo ad avere simili problemi. Se molti imprenditori non vengono ad investire in Italia un motivo ci sarà.
    M.T.

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