giovedì 4 gennaio 2018

Alla rabbia d'aver vissuto...- l'alfiere solidale



Alla rabbia d'aver vissuto...

   Alla rabbia di aver vissuto lontano dal luogo natio, aggiungo la consapevolezza di abitare in una città fredda e senz'anima...e che anche volendo non potrei più contribuire, per raggiunti limiti di età, ad un suo radicale cambiamento.
   Chi scrive ha amato Torino oltre i suoi reali meriti. Ha tentato in mille modi un suo possibile ravvedimento a costo zero, ma senza apprezzabili risultati...rinunciandoci nel 1970 quando scriveva i seguenti versi:

Il vicino di casa

Non conosco il suo nome:
so di certo ch’è nato a Torino!

Da vent’anni lo incontro
ogni giorno:
il mattino scende la sera sale:
in comune abbiam solo le scale.

Una volta ho rischiato un “Buon giorno!”
mi ha risposto con molto sospetto
…guardandosi intorno.
(f.d.r.)

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