Alla rabbia d'aver
vissuto...
Alla rabbia di aver vissuto lontano dal
luogo natio, aggiungo la consapevolezza di abitare in una città fredda e
senz'anima...e che anche volendo non potrei più contribuire, per raggiunti
limiti di età, ad un suo radicale cambiamento.
Chi scrive ha amato Torino oltre i suoi
reali meriti. Ha tentato in mille modi un suo possibile ravvedimento a costo
zero, ma senza apprezzabili risultati...rinunciandoci nel 1970 quando scriveva
i seguenti versi:
Il vicino di casa
Non
conosco il suo nome:
so di certo
ch’è nato a Torino!
Da
vent’anni lo incontro
ogni
giorno:
il mattino
scende la sera sale:
in comune
abbiam solo le scale.
Una volta
ho rischiato un “Buon giorno!”
mi ha
risposto con molto sospetto
…guardandosi
intorno.
(f.d.r.)
Nessun commento:
Posta un commento