mercoledì 27 marzo 2019


Dopo aver letto su TORINO CRONACA QUI del 26/03/2019:
"Comandano gli abusivi. Sono padroni del Balon. Impuniti da oltre 2 mesi!". Questa fu la nostra la nostra accusa fatta quando ancora il bubbone non era scoppiato:

Tratta da: "RIVOLUZIONE LIBEROPROGRESSISTA" del 2007
Attualmente non esistono, in Italia, organismi governativi che non vadano snelliti e resi funzionanti! Non esistono poteri che non debbano essere ricollocati in giuste mani! Non esistono uffici statali che non abbiano bisogno di una energica ramazzata! Non esiste un solo dipendente pubblico che si renda servitore di quel popolo che, malgrado la sua provata inefficienza, continua a pagargli lo stipendio! Non esistono doveri sentiti, come non esistono diritti riconosciuti! Oggi non esistono governanti innamorati di questa nostra maltrattata Patria...un sentimento che non dovrebbe assolutamente fare schifo: come certe utopistiche riflessioni comuniste vorrebbero farci credere! Quella che stiamo vivendo, agli inizi del nuovo millennio, assomiglia a quella piccolissima Italia del voltagabbana Francesco Crispi e di Antonio Salandra del primo 'Novecento. Un'Italia dove i ricchi diventavano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, e col potere economico sempre in gradi d'imporsi sul potere politico.
Noi di Libertà & Progresso – movimento politico troppo idealista per essere vero – nato il 6 febbraio del 1990, fummo i soli a prevedere la fine dei Partiti tradizionali di allora e la conseguente fine della nostra democrazia! Noi fummo quelli che alla testa di seimila persone (commercianti e residenti in loco) capeggiammo la famosa rivolta di Porta Palazzo: prevedendone il totale disfacimento sia sotto il profilo commerciale, che sotto quella pacifica convivenza dovuta alla multirazzialità imposta dall'alto. Senza dimenticare la salute pubblica: attualmente messa a rischio per la vendita di frutta e verdura quasi mai in discreto stato di conservazione.
Purtroppo quel nostro tentativo di sensibilizzare i distratti politici di Torino non valsero a nulla, se non per pochi giorni. Passati i quali il sindaco di allora Maria Magnani Noia, appena capì che lo scrivente organizzatore della protesta (visto dai quotidiani nazionali e dalla Tv francese come un moderno Masaniello), era stato estromesso in assemblea dagli affari riguardanti la vivibilità del più grande mercato d'Europa, si riprese tutto ciò che aveva concesso prima.
Purtroppo, cara "CRONACA QUI", Torino oggi ha perso quella sua atavica capacità di progredire. Qui non ci sono più teste pensanti in grado di dare la giusta svolta alla nostra Città...che meriterebbe ben altro.
Un distinto saluto...che vale da ringraziamento per tutto ciò che state facendo per il bene pubblico, da Francesco Della Rovere.

Torino 28 marzo 2019

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