Dopo aver
letto su TORINO CRONACA QUI del
26/03/2019:
"Comandano
gli abusivi. Sono padroni del Balon. Impuniti da oltre 2 mesi!".
Questa fu la nostra la nostra accusa fatta quando ancora il bubbone
non era scoppiato:
Tratta
da: "RIVOLUZIONE
LIBEROPROGRESSISTA"
del 2007
Attualmente
non esistono, in Italia, organismi governativi che
non vadano snelliti e resi funzionanti! Non esistono poteri che non
debbano essere ricollocati in giuste mani! Non esistono uffici
statali che non abbiano bisogno di una energica ramazzata! Non esiste
un solo dipendente pubblico che si renda servitore di quel popolo
che, malgrado la sua provata inefficienza, continua a pagargli lo
stipendio! Non esistono doveri sentiti, come non esistono diritti
riconosciuti! Oggi non esistono governanti innamorati di questa nostra
maltrattata Patria...un sentimento che non dovrebbe assolutamente
fare schifo: come certe utopistiche riflessioni comuniste vorrebbero
farci credere! Quella che stiamo vivendo, agli inizi del nuovo
millennio, assomiglia a quella piccolissima Italia del voltagabbana
Francesco Crispi e di Antonio Salandra del primo 'Novecento.
Un'Italia dove i ricchi diventavano sempre più ricchi ed i poveri
sempre più poveri, e col potere economico sempre in gradi d'imporsi
sul potere politico.
Noi
di Libertà & Progresso – movimento politico troppo idealista
per essere vero – nato il 6 febbraio del 1990, fummo i soli a
prevedere la fine dei Partiti tradizionali di allora e la conseguente
fine della nostra democrazia! Noi fummo quelli che alla testa di
seimila persone (commercianti e residenti in loco) capeggiammo la
famosa rivolta di Porta Palazzo: prevedendone il totale disfacimento
sia sotto il profilo commerciale, che sotto quella pacifica
convivenza dovuta alla multirazzialità imposta dall'alto. Senza
dimenticare la salute pubblica: attualmente messa a rischio per la
vendita di frutta e verdura quasi mai in discreto stato di
conservazione.
Purtroppo
quel nostro tentativo di sensibilizzare i distratti politici di
Torino non valsero a nulla, se non per pochi giorni. Passati i quali
il sindaco di allora Maria Magnani Noia, appena capì che lo
scrivente organizzatore della protesta (visto dai quotidiani
nazionali e dalla Tv francese come un moderno Masaniello), era stato
estromesso in assemblea dagli affari riguardanti la vivibilità del
più grande mercato d'Europa, si riprese tutto ciò che aveva
concesso prima.
Purtroppo,
cara "CRONACA QUI", Torino oggi ha perso quella sua atavica
capacità di progredire. Qui non ci sono più teste pensanti in grado
di dare la giusta svolta alla nostra Città...che meriterebbe ben
altro.
Un
distinto saluto...che vale da ringraziamento per tutto ciò che state
facendo per il bene pubblico, da Francesco Della Rovere.
Torino
28 marzo 2019
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