Finalmente
siamo andati a votare!
Con
la crisi profonda che sta dilaniando il Paese: dovuta essenzialmente
alla svalutazione della Lira nel cambio con l'Euro...accettata
"inspiegabilmente" da Prodi, finalmente siamo tornati a
votare dopo ben quattro Governi di stampo dittatoriali...o se
preferite fascisti, nominati da Re Giorgio I d'Italia: condottiero
assoluto degli ultimi "comunisti" ancora presenti nel mondo
occidentale.
La
batosta presa dai nipoti di Stalin era scontata da tempo, ma loro,
imperterriti di fronte al pericolo, nei talk-show televisivi hanno
sempre negato agli italiani, massacrati e derubati in casa loro, il
sacrosanto diritto all'autodifesa. Hanno negato, fino al ridicolo, la
pericolosità della non controllata immigrazione. Hanno zittito le
piazze in subbuglio, con accuse di razzismo e di fascismo. Hanno
permesso a dei cortei, non autorizzati, di sputare in faccia e tirare
bombe alle Forze dell'Ordine impegnate a difendere la legalità.
Hanno con protervia ignorato i furti e la sporcizia dagli zingari
nelle periferie delle grandi città. Hanno distrutto la famiglia
tradizionale per promuovere i matrimoni gay. Hanno tentato...per
fortuna invano, di affidare bambini a genitori dello stesso sesso,
ignorando il loro diritto di avere un padre ed una madre...diritto
sancito dalla natura. Hanno permesso ai tenutari dei centri di
accoglienza di lucrare sui poveracci che arrivavano in Italia da ogni
parte del mondo, permettendo anche che agricoltura venissero pagati
peggio degli schiavi nei campi di cotone...di americana memoria.
Oggi
i più abbattuti per la debacle elettorale cercano colpevoli nei
vincitori accusandoli di promesse campate in aria, e se accusati di
antitalianità promettono future lotte basate sulla loro forza di
osare...come se non ne avessero mai avuta l'occasione. Beh!..a questi
incapaci che hanno tanto contribuito nel declassare il Paese fino
agli ultimi posti in Europa, noi vogliamo ricordare che anche rubare
significa osare. In particolare ricordiamo del tempo in cui i
comunisti erano facenti parte della classe operaia e che poi, dopo la
svolta di Bologna al quartiere Nevile, hanno talmente osato che nel
giro di pochi anni sono diventati tutti, tranne i creduloni, facenti
parte del ceto medio con propensione all'insù...aggregandosi con dei
miliardari come De Benedetti. (fdr)
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